venerdì 5 novembre 2010

Magliano si prepara a scendere sulla Flaminia con tutta la Sabina. Prosegue la raccolta firme

Magliano Sabina si prepara a tornare sulla Flaminia. Sì, esattamente come accadde del 1991, quando il corteo giunse all'A1. Anche allora la volontà della Regione era quella di imporre una decisione assurda e antidemocratica alla comunità maglianese - una discarica provinciale alla Fornace - e la gente scese letteralmente in strada. Accadrà lo stesso questa volta, ma con una variante: a manifestare per salvare il "Marzio Marini", condannato da scelte ad una riconversione che ne comporterà la morte, sono invitati tutti i residenti in Sabina. Una popolazione che potenzialmente arriva oltre le 30 mila persone. A promuovere la manifestazione il comitato "Salviamo il Marini" (omonimo di questo blog, ma distinto).
«E' indispensabile - hanno sottolineato i referenti del comitato a "Il Messaggero" - che tutta la Bassa Sabina aderisca a questa forma di protesta pacifica, ma incisiva. Magliano e i Comuni della conferenza della Bassa Sabina non si arrendono a una scelta che ci nega il diritto alla salute». Il blocco della Flaminia e, di conseguenza dell'autostrada, - sempre secondo "Il Messaggero" - potrebbe concretizzarsi nel giro di tre settimane. Leonardo Ranalli sul "Corriere di Rieti" scrive di una data per la marcia a sabato 13 novembre. Frattanto sempre lo stesso giornale informa che la raccolta di firme "certificate" è arrivata a quota mille. Domani e dopodomani i banchetti si spostano alla festa dell'olio e del vino novello. Il Pd intanto, dopo Stimigliano, mercoledì organizzerà un incontro a difesa della sanità della Sabina a Collevecchio con l'ex assessore regionale alla Sanità, Augusto Battaglia, il consigliere regionale Mario Perilli, Anna Maria Massimi, il segretario provinciale Vincenzo Lodovisi e il sindaco Carlo Grappa.

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