mercoledì 3 novembre 2010

Polverini: "Maldestro pensare di tagliare posti letto a Roma". Perilli chiede carta bianca per Magliano e Amatrice

La sanità resterà romanocentrica. Con buona pace degli ospedali di provincia. La Polverini, per essi, continua a parlare di "riconversione" e non di chiusura. Ma le è stato chiesto più volte di non devastare le aree fuori Roma e magari circoscrivere i tagli dei posti letto nella Capitale dove sarebbero pressoché indolori. «I posti letto non andavano tagliati in provincia, ma soprattutto nel comprensorio di Roma città» ha ribadito, ad esempio, Giuseppe Rossodivita della lista Bonino Pannella nel corso del consiglio regionale di oggi.
«Mi pare abbastanza incredibile - ha invece risposto la Polverini - che l'opposizione chieda di chiudere ulteriori ospedali della Capitale, strutture che rispondono ai requisiti per garantire la sicurezza della salute. E' un'idea maldestra: noi siamo intervenuti su strutture che al momento non hanno i requisiti necessari.».  «Se si fa un taglio sulla cintura esterna della Regione - era stato ascoltato dire Montino durante il dibattito in diretta web - non si risolve un problema per le popolazioni interessate, che utilizzeranno strutture di città di altre Regioni».
Mario Perilli, sempre del Pd, ha invece chiesto: «Che guadagno avrà dai tagli apportati? Il budget di Rieti, di poco superiore ai 300milioni di euro, è un importo così esiguo che di certo non cambierà il destino della sanità laziale e che, se ridotto, creerà enormi problemi per i cittadini della provincia. Considerando che il presidente si è dichiarata aperta al dialogo, mi interrogo sui principi del tutto discutibili che l'hanno portata a definire questa manovra». Quindi si legge, in un comunicato di Perilli:  «Fermo restando la cifra indicata credo che per il territorio la soluzione migliore sia quella di avere carta bianca per tornare a confrontarsi su un sistema capace di ripartire da un circuito virtuoso con il nosocomio del capoluogo al centro di un asse intorno al quale far girare Magliano e Amatrice e non certo dalle macroaree. Se poi si vuole parlare di risparmio ci venga anche spiegato il principio per il quale il Piano penalizza le strutture pubbliche per acuti che vedranno diminuire i posti letto del 5,5 per cento con un aumento nelle strutture private del 4,5 per cento».

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