giovedì 21 ottobre 2010

Anche Confindustria, dopo i sindacati, contro il piano Polverini

"Settemila disoccupati, più del doppio di quelli prodotti dalla crisi Alitalia". Parola di Esterino Montino, capogruppo in Regione del Pd? No, sebbene a riferirle sia il politico democratico. «I dati sono di Confindustria Lazio - dice - e confermano le nostre più fosche previsioni". Sono 3.600, secondo Riccardo Fatarella, presidente della Consulta Sanità confindustriale, i lavoratori "espulsi" dalle aziende private a seguito dei taglidi 2.074 posti letto tra riabilitazione e lungodegenza. Se ci si mette l'indotto la perditasarà di circa 300 milioni, lo 0,21% del Pil. Confindustria si dice al lavoro «da giugno per una proposta che consenta di ottenere gli stessi risultati del piano, ma con minore impatto sociale. Altrimenti saranno solo "lacrime e sangue"». Eppure la Polverini si dice convinta che il suo piano riuscirà in un miracolo: rendere il Lazio una regione modello per la sanità. «L'unico miracolo della Polverini di cui abbiamo per ora notizia - ha chiosato Giulia Rodano, consigliere Idv atteso domani a Magliano - è quello di aver messo d'accordo Confindustria e sindacati (Anaoo è in stato di agitazione, i dirigenti medici hanno annunciato lo sciopero ndr) sul no al piano di riordino ospedaliero».

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