giovedì 28 ottobre 2010

"Sindaci dalla Sabina in piazza con fascia e tricolore". Cisl: un errore unire Rieti a Viterbo

Solo 34 pazienti si sono recati negli ospedali della Tuscia, 3.419 in altre Asl. Oggi il sindaco in consiglio regionale

«Ho convocato per mercoledì prossimo la conferenza dei sindaci del distretto mirtense proprio qui a Magliano. A tutti e venti i sindaci ho chiesto di presentarsi in piazza a Magliano nel pomeriggio alle 16 con fascia tricolore al petto e stendardo per ribadire ancora una volta l'unanime convinzione rispetto all'importanza del mantenimento della struttura e specialmente del pronto soccorso». E' il sindaco di Magliano Sabina, Alfredo Graziani, ad annunciare la prossima manifestazione in piazza Garibaldi (o al Teatro Manlio in caso di pioggia) dalle colonne del "Corriere di Rieti". Chiamare a raccolta i rappresentanti di oltre 30 mila cittadini lasciati senza ospedale è uno dei passi - politici - che l'amministrazione di Magliano ha intrapreso. D'altro canto la geografia della sanità che hanno immaginato alla Regione è del tutto scollegata dalla realtà. «Unire Rieti con Viterbo è stato un errore - ha detto al "Tempo" il segretario regionale della Cisl, Tommaso Ausili - I dati in nostro possesso parlano chiaro e dicono che su 22.497 pazienti, 19.527 si sono avvalsi dei presidi Asl di Rieti, i rimanenti 3.419 di altre Asl e solo 34 si sono recati a Viterbo».
Oggi Graziani è alla Pisana, sede del consiglio regionale, per essere ascoltato dalla commissione Sanità. «Sì, in commissione sanità ci vado, ma cosa potrà cambiare ora che il piano è stato definitivamente approvato?» ha detto a "Il Messaggero". Da Roma, stando ai rumors, arriva qualche sussurro dai palazzi della politica, a latere della Commissione bicamerale per l'attuazione del federalismo, quasi una flebile speranza di un piccolo margine di manovra residuo, affinché la Polverini  tenga in debito conto il "caso Magliano". In verità, i "conti" sono presto fatti dal Pd, che - tra l'altro - giovedì prossimo vedrà a Magliano la presenza di Esterino Montino, capogruppo democratico alla Regione ed ex vicepresidente della Giunta Marrazzo (che aprì le sale operatorie costate milioni e che, inprovvidamente, ora la Polverini vuol chiudere dal 2011). «Si dice - scrive in una nota del Pd di Rieti, nella quale invita anche il consigliere Pdl Antonio Cicchetti a smetterla di tacere - che in tempi di crisi occorre contenere i costi e risanare il debito pubblico. E a maggior ragione nella Regione Lazio, il cui attivo di bilancio gravita al di sotto dello zero ormai da un decennio, ben prima della crisi finanziaria del 2008, a causa della disastrosa gestione della Sanità da parte della giunta Storace». Ebbene, «come ammette la stessa Polverini, gli abitanti di questa regione dovranno subire un aumento delle tasse, visti gli incrementi di Irpef e Irap».
Sempre ieri la Cisl di Rieti è intervenuta sul "caso Marini". L'orientamento del sindacato è - a detta di Bruno Pescetelli, segretario provinciale - che «un potenziamento del pronto soccorso e del 118, con posti di day surgery e Rsa garantirebbe un futuro certo alla struttura sabina con ampi margini d'azione per la dirigenza». Il Comune di Magliano oggi ribadirà di volere 22 posti letto per acuti, pronto soccorso, attività di day hospital e day surgery.

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