mercoledì 13 ottobre 2010

Verso l’Umbria: corteo guidato dal sindaco varca il confine. “Senza ospedale meglio cambiar Regione”

Cittadini in marcia oltre il confine laziale accolti dal sindaco di Calvi dell’Umbria e dal vice sindaco di Otricoli. “E’ più corretto pagare le tasse a chi ci offrirà i servizi sanitari”


Magliano Sabina vuole andare in Umbria. Anche a piedi, se necessario. Oggi pomeriggio un corteo di Maglianesi ha raggiunto il confine laziale nel corso di una "Marcia pacifica verso l'Umbria". Alla testa della manifestazione, fascia tricolore al petto e con il Gonfalone del Comune, il primo cittadino della cittadina della provincia di Rieti, Alfredo Graziani. A accoglierlo il sindaco di Calvi dell'Umbria e il vice sindaco Otricoli, rispettivamente Lorenzoni e Ceccotti, anch’essi con la fascia indosso sotto i rispettivi stendardi. Alla base della protesta c’è la cancellazione, di fatto, dell’ospedale di Magliano, della Bassa Sabina e dell’Autostrada del Sole decretata dal piano sanitario di Renata Polverini. I Maglianesi saranno dunque costretti a utilizzare i servizi sanitari umbri, quindi sarebbe più corretto - secondo i manifestanti - andare a pagare le tasse all’Umbria.
Striscione in testa ("Dopo la chiusura autostrada meno sicura), cittadini che hanno offerto spontaneamente buffet ai manifestanti in cammino, la marcia era composta anche da giovani che indossavano maglie con la scritta "Magliano alzati e cammina....verso l'Umbria!". Il corteo ha intonato cori del tipo di "Tutti in Umbria!!! Alè..." e "Giù le mani dal Marini giù le mani dal Marini...".
Ad accompagnare i vertici delle tre amministrazioni comunali nel corso della marcia anche delegazioni di cittadini e lavoratori dell’ospedale “Marzio Marini”, contrari alla rimodulazione dal piano di riordino della rete ospedaliera consegnato ieri mattina al Governo dal commissario ad acta Renata Polverini. Tra i manifestanti anche alcuni dei partecipanti alla protesta di stamane a Roma, alla quale invece il sindaco Graziani non aveva preso parte.

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