venerdì 8 ottobre 2010

Scoppia la protesta, tutti in Regione. Graziani: "Se non cambia il piano, ricorso al Tar"

Assemblea ieri sera degli under 35 con la partecipazione di D'Ubaldo, oggi al consiglio provinciale il sindaco chiamerà a raccolta sindaci e consiglieri regionali del Reatino. L'Udc: "Uno spreco chiudere le sale operatorie". Il Pd organizza contestazione per il 13 ottobre al Ministero dell'Economia Frattanto a Roma il Pdl si riunisce, ma senza la Polverini.

Dopo il colloquio con Morlacco, subcommissario di Governo per la Sanità, il sindaco Alfredo Graziani scende sul piede di guerra. Stamattina, dalle 11, protesta sotto il palazzo della Regione a Roma con un manipolo di cittadini in rappresentanza di tutti maglianesi privati del "Marzio Marini" dai tagli della commissario di Governo, Renata Polverini. «C'è tempo fino al 31 dicembre - ha dichiarato il primo cittadino a Il Messaggero - per tentare di salvare i posti per acuti occupati, il personale che lavora al Marini e il pronto soccorso. Se questo percorso fallirà, ricorreremo al Tar per far bloccare il piano di riordino».
E ancora:  «Domani (oggi, ndr) durante il consiglio provinciale straordinario proporrò la creazione di un tavolo tecnico al quale inviterò a sedere il sindaco di Monterotondo, i consiglieri regionali Cicchetti, Nobili e Perilli, il presidente della Provincia Melilli e il senatore D'Ubaldo. Da questo tavolo dovranno uscire valutazioni sullo status quo dell'ospedale, sul decreto e un'alternativa valida al decreto». Il Pd frattanto conferma la protesta, con tanto di bus a disposizione, «per mercoledì 13 davanti al ministero dell'Economia, giorno in cui il governo metterà la firma su questo piano di riordino».
Ieri sera frattanto si è tenuta l'assemblea degli under 35 di Magliano. A darne conto è il Tempo, Teatro Manlio affollato e "presenti, tra gli altri, il sindaco Alfredo Graziani, il presidente dell'Asp-Laziosanità Lucio D'Ubaldo e l'ex dg dell'agenzia Claudio Clini". D'Ubaldo si è detto "disponibile a svolgere nell'ambito delle sue competenze «un'azione a sostegno dell'iniziativa della popolazione». Tuttavia, il presidente dell'Asp ha sottolineato «la necessità di operare un cambiamento strutturale dell'ospedale di Magliano, che deve incontrare i reali fabbisogni della popolazione e, possibilmente, aprirsi a scenari di integrazione funzionale anche con l'ospedale di Civitacastellana superando quella barriera  psicologica e amministrativa che vede le due strutture collocate in due province, in due aziende sanitarie locali ma nella stessa macroarea».
Anche l'Udc provinciale prende posizione sul "Marini", come riferisce il Corriere di Rieti di oggi. «Riteniamo - sottolineano dalla segretria - che il primo risparmio da fare sia quello di non disperdere i circa tre milioni di euro in ristrutturazioni spesi negli ultimi anni e, soprattutto, che la modemissima sala operatoria inaugurata qualche mese non vada a finire nel novero delle cattedrali nel deserto».
La chiusura del pronto soccorso «trasforma il Marini in megapoliambulatorio costoso (già presente a Poggio Mirteto), poco funzionale, che distrugge una lunga tradizione di buona sanità». E quindi: «Che fine farà l'apprezzato reparto di medicina?».
La situazione, comunque, non è affatto tranquilla anche nel resto del Lazio. «Nel giorno in cui i vertici del PdL laziale si riuniscono - scrive Libero in prima pagina nazionale in "Sanità, la protesta assedia la Regione" -  per parlare di piano sanitario e decreti per Roma Capitale con Renata Polverini non invitata alla riunione la protesta contro i tagli ai posti letto e la riconversione di ventiquattro piccoli ospedali deflagra. E così, oggi, l'appuntamento è fissato in via Cristoforo Colombo, sede dell'esecutivo regionale». Oltre al sindaco di Velletri, che ha chiamato a raccolta tutti i comuni della Asl Rm H, «in mattinata sono attesi anche altri primi cittadini tra cui quelli di Monterotondo, Bracciano, Fiano Romano, Fara e Magliano Sabina».

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