domenica 10 ottobre 2010

Piano sanitario, Pdl Rieti: prevalsa l’appartenenza al territorio rispetto a quella partitica

Il responsabile provinciale del dipartimento politiche dello sviluppo del Popolo delle libertà spiega perché Costini ha appoggiato la richiesta di ritiro del documento che condanna il "Marini"

«Con senso di responsabilità unanime, ma soprattutto attraverso la decisione politicamente coraggiosa del consigliere provinciale del Pdl, Felice Costini e dei consiglieri del Popolo della libertà presenti ieri a Magliano, si è arrivati all’approvazione di un documento condiviso relativamente al Piano sanitario regionale. È quindi prevalsa l’appartenenza al territorio rispetto a quella partitica». Sono parole di Matteo Simeoni, responsabile provinciale del Dipartimento per le Politiche dello sviluppo del Pdl. «Da adesso però, è indispensabile una nuova fase - ha aggiunto - che andrà da oggi fino al 15 ottobre, data prevista per la Conferenza provinciale dei sindaci, in cui avviare concretamente un tavolo di trattative con la Regione Lazio, in attesa a sua volta di ricevere il 13 ottobre l’approvazione del Piano da parte del governo con la relativa emissione delle risorse economiche. Sarebbe quindi auspicabile, visto tale calendario e consapevoli del poco tempo a disposizione, che si arrivi a breve alla nomina dei vertici dell’Asl reatina, in quanto è affidata anche agli atti aziendali l’applicazione ottimale del Piano sanitario sul territorio».
«La partecipazione di massa dei cittadini ha dato sicura dignità alla scelta di tenere nel Comune di Magliano Sabina un Consiglio Provinciale straordinario sul tema del piano sanitario regionale» ha detto Paolo Bigliocchi, consigliere provinciale ed estensore dell'ordine del giorno approvato all'unanimità a Magliano dal consiglio provinciale.
«E’ del tutto evidente che questo primo passo dovrà, con il coinvolgimento dei cittadini e delle amministrazioni, essere seguito da una pressione costante sulla Regione e dalla presentazione di proposte alternative alle scelte scellerate del Commissario ad acta. La presenza di molti sindaci - ha concluso - e delle forze sindacali testimonia che il problema non è del singolo comune ma è e deve essere sentito come un problema dell’intera Provincia per il rispetto delle nostre esigenze e della nostra identità territoriale».

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