venerdì 8 ottobre 2010

Tutti giù per terra

L'idea è partita nei social network. Facciamo un flash mob, che poi - detta terra terra - è creare un assemblamento all'improvviso per fare una cosa condivisa in pubblico. All'improvviso. I giovani di Magliano ci andranno vicino. Non sarà proprio un flash mob, però lo scopo è quello di farsi notare. Oggi pomeriggio in concomitanza con il consiglio provinciale straordinario convocato dal presidente Fabio Melilli, i giovani si stenderanno tutti in terra nei pressi del teatro a simboleggiare che uccidere l'ospedale significa uccidere un'intera comunità.
E' passato oltre un secolo dal 1904 quando le donne maglianesi - durante i moti contadini che resero famosa la nostra città in tutta Italia - gettavano la cenere negli occhi dei cavalli dei soldati per evitare le cariche. Si utilizzerà il proprio corpo anche se i i tempi sono cambiati. Allora era un passaparola di finestra in finestra, da podere a podere. Oggi è un continuo tam tam da Generazione X: email, Facebook, locandine taggate, sms, telefonate. E' la voglia di fare qualcosa che "faccia notizia". Ma su Facebook - dove gli "amici" maglianesi si sono scatenati da diversi giorni - c'è anche chi rilancia. "Facciamolo lungo la Flaminia". "Andiamo a Roma e stendiamoci in strada". La miccia ormai è accesa. Il calendario degli appuntamenti si infittisce. Giù le mani dal "Marini"!

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